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Il libro, edito in occasione della grande esposizione che si terrà a dicembre nella Basilica Palladiana a Vicenza, affronta uno dei temi più affascinanti dell'arte occidentale: la notte, così come i pittori l'hanno rappresentata dall'antichità al Novecento, in un avvincente percorso tematico, ricco di suggestioni letterarie e filosofiche. La notte raccontata nei vari volti e aspetti che ha assunto nel tempo: la notte come spazialità originaria testimoniata dalle misteriose effigi egizie, i notturni della pittura religiosa di Savoldo, Giorgione, Carracci, Guercino, Tiziano, Tintoretto, Veronese, Caravaggio, artisti che hanno scelto di ambientare in notturni alcuni degli episodi più importanti della vita di Gesù. Proseguendo con le scene notturne naturalistiche fino a quelle romantiche - di Friedrich, Turner e dei grandi pittori dell'Ottocento americano come Church, Lane, Allston, Homer, Heade -, in cui la notte del paesaggio si fa sempre più notte dell'interiorità, trasformandosi progressivamente, con gli esiti dell'ultimo Monet e soprattutto di Van Gogh, in esperienza dell'anima, alle soglie e durante il Novecento, con artisti quali Klee, Nolde, Nicolas de Staël e Rothko.